Il magico borgo di Erice: 10 cose da fare, vedere e… mangiare

Posto sulla vetta del monte omonimo che si affaccia sul mare, Erice è un piccolo e suggestivo borgo siciliano in provincia di Trapani facente parte del club “I borghi più belli d’Italia”, da visitare assolutamente durante le tue vacanze in questo angolo di Sicilia e che potrai raggiungere agevolmente dalle case vacanze “Brezza d’Estate” a Valderice, in soli 15 minuti d’auto.  Soprannominata anche “Città della scienza” per via della presenza del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, che richiama ogni anno migliaia di scienziati e studiosi da tutto il mondo sui temi delle fisica nucleare ed emergenze planetarie.

Sospeso nel tempo e tra le nuvole, dall’alto dei 750 metri sul livello del mare del Monte Erice, il borgo di Erice non è solo una tappa d’obbligo nelle calde giornate estive per chi è alla ricerca di un pò di frescura e di una pausa dal mare, ma soprattutto un luogo dalla storia millenaria ricca di fascino da scoprire, anche in altri periodi dell’anno.
Iniziamo, quindi, questo viaggio assieme con una lista di suggerimenti di 10 cose da fare, da vedere o da mangiare, che non puoi assolutamente perderti se visiti Erice.

1- Come arrivare a Erice

Può sembrare curioso, ma raggiungere la vetta di Monte Erice è già di per sé un’esperienza unica. Ci si può arrivare in auto attraverso una delle serpeggianti strade che la collegano alla valle da Valderice o da Trapani, oppure dalla panoramica funivia che la congiunge al quartiere di Erice- Casa Santa posto alle pendici della montagna.
A rendere unica questa esperienza sono l’incredibile diversità di paesaggi e di colori e la profondità dei panorami mozzafiato sul mare, sulle isole Egadi, sulle montagne e la campagna circostante che potrai osservare da diverse prospettive e con diverse modalità: “in volo” sospeso nel cielo, prendendo appunto la funivia, oppure rallentando in una delle tante curve panoramiche, per assaporarne meglio l’attimo, se sali in auto o perchè no, a piedi o in bici.

2- Passeggiare senza meta per i vicoli di Erice. 

Una volta raggiunta la vetta di Erice e magari parcheggiato la propria auto o moto in prossimità di una delle 3 antiche e maestose porte di accesso  al centro storico, ciò che ti consiglio di fare è di passeggiare  senza una meta precisa per le caratteristiche stradine selciate di Erice, magari lasciandoti guidare dal momento e dal senso della scoperta. In fondo Erice è piccola e la si esplora facilmente a piedi. Potresti iniziare, ad esempio, girando attorno al suo perimetro esterno partendo da Porta Trapani e percorrendo le antiche mura ciclopiche che la collegano a Porta Carmine per poi raggiungere  la più distante Porta Spada. 

Oppure, potresti addentrarti nel cuore del paese alla scoperta delle numerose chiese, dei caratteristici cortili ericini addobbati con fiori, delle botteghe artigiane o lasciarti guidare dall’odore dei dolci appena sfornati di una della tante pasticcerie tipiche ericine. Che tu decida di farlo di giorno oppure nelle ore serali con luce soffusa nei vicoli avvolti dalla (quasi) sempre presente nebbia, camminare tra le viuzze di Erice ti regalerà sempre inaspettate sorprese.

3- Andare in giro per castelli e musei. 

La storia di Erice è associata a quella degli Elimi, un’antica popolazione proveniente probabilmente dalla Grecia o dall’Anatolia e che si stanziò in Sicilia occidentale intorno all’VIII sec. A.C. .  Furono proprio gli Elimi a fondare Erice e la vicina Segesta. Per chi  volesse  fare un tuffo nel passato sino alle sue origini, il luogo da visitare anche per le magnifiche vedute, è il Castello di Venere  ovvero ciò che rimane di una fortezza normanna costruita  sui resti di un antico Santuario, per l’appunto elimo, dedicato al culto di una divinità femminile della fecondità e che in epoca romana venne identificata con Venere. 

Non molto distante dal castello sorgono le Torri Pepoli  dal nome di un colto mecenate locale che agli inizi del ‘900 finanziò il recupero delle antiche torri normanne del balio, un tempo collegate tramite ponte levatoio alla rocca dove sorge il Castello di Venere. Lo stesso conte fece edificare , non lontano dalla torri, una torretta  dove ospitava artisti e studiosi del tempo. Oggi la Torretta Pepoli, dopo un recente restauro e progetto che la vede convertita in un museo multimediale, ritorna ad essere visitabile dal pubblico. 

Continuando il nostro giro, altra tappa da non perdere è il Museo  “Antonino Cordici”,  in cui sono esposti reperti archeologici e opere d’arte provenienti collezioni private che testimoniano la storia di Erice e della sua popolazione attraverso i secoli.

4- Tour a piedi delle chiese

Un tempo conosciuta come città delle 100 chiese, Erice conserva ai giorni nostri solo alcune delle numerose chiese costruite nel corso dei secoli della sua lunga storia.  Molte chiese di notevole pregio sono visitabili partendo dal suggestivo Duomo dell’Assunta o Matrice ( XIV sec.) con la vicina torre campanaria, dalla cui sommità è possibile ammirare il paese d’alto, proseguendo con la Chiesa di San Martino, di San Cataldo, di San Giuliano e San Giovanni Battista, solo per citarne alcune tra le più belle, il tutto seguendo un apposito itinerario tra le vie del borgo. 

Rimarrai colpito dalla varietà degli ambienti interni e commistione di stili architettonici che convivono tra loro, frutto delle varie epoche e civiltà che si sono succedute nel corso della storia millenaria della Sicilia: dal normanno al gotico chiaromontano al rinascimentale per citarne solo alcuni.

5- Panorami unici e tramonti mozzafiato. 

Grazie alla peculiare posizione sulla vetta di una montagna,  nel girovagare tra le stradine più esterne di Erice, non potrai fare a meno di ammirare gli splendidi panorami sul mare e la valle sottostante  da togliere il fiato. In particolare, il mio consiglio è di non perderti le viste mozzafiato su Monte Cofano che potrai godere dalla fortezza del Quartiere Spagnolo oppure dai Giardini del Balio, posti più in alto. 

Dai giardini, inoltre, volgendo lo sguardo in direzione opposta verso sud-ovest  potrai anche ammirare dall’alto la città di Trapani con la sua tipica forma a falce e le sue saline, con le isole Egadi che fanno da sfondo. Scrutando l’orizzonte, con un pizzico di fortuna e cielo limpido, magari riuscirai anche a scorgere i contorni dell’isola di Pantelleria e della costa tunisina in lontananza.
Che dire poi, della cornice da favola delle torri e del vicino castello di Venere, ideale per ammirare dei romanticissimi tramonti infuocati sul mare in dolce compagnia?

6- Tentazioni dolciarie siciliane.  

Erice, almeno per la gente del posto, fa rima con “la genovese” il tipico dolce della tradizione pasticciera siciliana ericina di cui tutti i locali, e non solo, vanno matti. Non importa se la giornata non è delle migliori e su in vetta c’è un pò della caratteristica  nebbia serale; gustare una genovese ancora calda appena uscita dal forno di una delle pasticcerie tipiche, con il suo ripieno fumante di crema pasticciera, è sempre un buon motivo per salire a Erice e fare due passi. E se volessi approfondire, ci sono anche i vari dolci di pasta di mandorla, nelle versioni semplici o con la zucca e i cedri canditi, lavorati a mano come avveniva in passato nei conventi delle suore di clausura presenti a Erice. Ti avverto, resistere all’odore dei forni che si propaga per i vicoli del borgo sarà difficile così come uscirne facilmente con mani e pancia vuote!

7- Artigianato locale, cosa comprare. 

Camminando tra le viuzze di Erice sarà facile imbattersi in una delle tante piccole botteghe e negozi che vendono tappeti artigianali e ceramica tradizionale ericina , due dei prodotti che insieme ai dolci identificano Erice nel mondo. I tappeti sono ancora oggi intrecciati con tradizionali telai in legno e presentano dei caratteristici disegni geometrici a rombi dai colori variopinti. Anche la ceramica maiolica ericina  viene creata seguendo  le antiche tecniche  del XV sec. e dipinta esclusivamente a mano con motivi floreali o disegni geometrici.

8- Erice e gli eventi del Natale e della Pasqua

Il borgo di Erice è certamente più visitato e animato nei mesi estivi, merito sia del suo clima sempre fresco e arieggiato che la rendono luogo di villeggiatura ideale per sfuggire al caldo siculo che di tanti piccoli eventi che si svolgono in estate: dalle rievocazioni medievali, ai tornei sportivi, agli eventi religiosi e culturali. Tuttavia, anche l’atmosfera che si vive e respira nell’antico borgo durante le festività natalizie e la Settimana Santa che precede la Pasqua non potrà non affascinare. 

Da non perdere è l’antica e suggestiva Processione dei Misteri del Venerdì Santo tra i vicoli di Erice che segue tutt oggi l’itinerario originale della seconda metà del ‘500 e che si svolge in concomitanza con la ben più nota, imponente e lunga (quasi 24 ore)  Processione dei Misteri di Trapani, che si svolge giù a valle. 

Anche l’atmosfera del  Natale a Erice e delle vacanze natalizie è ricco di eventi e regala le sue emozioni. Camminare alla scoperta dei presepi tradizionali sparsi tra le vie, piccole opere d’arte realizzate in corallo, stoffa, cera, legno e terracotta, con l’odore dei dolci e del vino cotto provenienti delle botteghe e il suono delle zampogne è un’esperienza straordinaria piena di magia che ti riporta indietro nel tempo. Da non perdere il Regio presepe monumentale meccanico con statue in terracotta e cera  che riproduce scene di vita barocca e delle Sicilia di un tempo.

9- Erice e attività all’aria aperta.

Erice con la sua montagna offre l’opportunità di immergersi nella  natura e di praticare diversi sport outdoor e attività all’aria aperta, per gran parte dell’anno. Per gli amanti delle semplici camminate o escursioni a piedi sono numerosi, infatti, i sentieri panoramici curati e promossi dalla locale sezione del CAI ( Club Alpino Italiano) che collegano la vetta con le valli o ad esempio con il Museo Agroforestale di San Matteo che raccoglie esemplari della fauna e flora locale, impegnato inoltre nella preservazione e allevamento dell’asino pantesco. Tali sentieri fanno parte della più vasta rete sentieristica dell’Agro ericino ovvero l’insieme dei comuni costieri che si estende a ovest fino a Castellammare del Golfo. 

Sicuramente non per tutti, ma per gli appassionati di downhill, è possibile cimentarsi in adrenaliniche discese in mountain bike dalla vetta attraverso trails, sentieri di enduro e freeride che alcuni appassionati di questa disciplina sportiva  hanno realizzato e che mantengono con cura dando vita a Erice Bike Park. Comodo il servizio di risalita tramite funivia.

10- Sposarsi a Erice.

Leggendo fin qui, avrai già capito che è facile innamorarsi di Erice e ad Erice, se in giusta compagnia. Sono infatti sempre di più le coppie, provenienti da tutto il mondo,  che scelgono  Erice per il suo fascino unico  per celebrare il proprio matrimonio in una cornice da favola, da set cinematografico. Che sia celebrato con rito religioso oppure civile  le location ad Erice non mancano affatto: dall’imponente Real Duomo, alla Chiesa di San Giuliano, alla piccola e suggestiva  Chiesa di Sant’Orsola,  allo spazio aperto racchiuso tra le mura del Castello di Venere con le sue panoramiche viste sulla valle e il mare, Erice saprà regalare alle future coppie  e agli invitati emozioni e memorie uniche da sfogliare nel tempo.

 

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