La città di Trapani e un po’ tutta la Sicilia Occidentale sono conosciute principalmente per le loro acque cristalline, le spiagge di sabbia dorata e le scogliere mozzafiato. Si può dire che il creato ci ha resi fortunati senza nemmeno saperlo, ma poi, sono state le antiche civiltà a fare il resto, lasciandoci in eredità, a testimonianza del loro passaggio, tanta storia, cultura e meraviglia.
Se ami la storia e la cultura e non resisti al fascino dei resti antichi, devi assolutamente includere nel tuo prossimo itinerario questi 5 siti archeologici di cui sto per parlarti!
1. Segesta con il suo tempio perfetto
A 30 minuti in auto dalle nostre case vacanze, si trova Segesta, la città leggendariamente fondata dai troiani in fuga dopo la distruzione di Troia, dove il tempo sembra essersi letteralmente fermato. Infatti, la bellezza di questo sito archeologico risiede soprattutto nel fatto di poter ammirare lo stesso panorama mozzafiato degli antichi abitanti del tempo, poiché questa valle è praticamente rimasta intatta da allora e la natura incontaminata continua imponente a fare da cornice ai meravigliosi monumenti che lo compongono.
Nel visitare il Parco di Segesta il mio suggerimento è quello di esplorare il Tempio in stile dorico, costruito dagli Èlimi intorno al 430 a.c. e anche l’antico teatro greco che regala un panorama mozzafiato a perdita d’occhio verso il Golfo di Castellammare.
Durante i mesi estivi qui viene ospitato un festival internazionale con spettacoli di danza, teatro e musica che si svolgono dal tramonto all’alba in una cornice assolutamente suggestiva!

Per un’esperienza ancora più incredibile, durante il percorso per arrivare al sito, puoi decidere di fare un pit stop da Euro Bar Dattilo per fare rifornimento di uno dei cannoli più buoni (…e giganti) che ci siano in zona: gustali ammirando il paesaggio e goditi uno dei momenti più divini che tu abbia mai vissuto!

2. Selinunte e l’antica potenza delle colonie greche
Il Parco Archeologico di Selinunte è l’emblema della grandezza greca in Sicilia e uno dei siti archeologici più grandi del Mediterraneo. Le rovine che si estendono per chilometri raccontano la storia di una città fiorente. Passeggiando tra i 7 templi e gli altari, ti sembrerà di camminare nel cuore pulsante di un’antica colonia greca, ricca di miti e leggende.
Il tempio più rappresentativo è quello di Hera che ad oggi è rimasto perfettamente conservato nella sua architettura dorica, emblema di solidità e maestosità.
Una grandezza ben rappresentata dagli enormi blocchi di calcarenite utilizzati per la realizzazione dei tempi e estratti dai selinuntini dal vicino sito delle Cave di Cusa: dopo aver visitato l’intero parco di Selinunte, potrai scegliere di proseguire la tua esplorazione proprio qui, per scoprire il luogo grazie al quale tutto ha preso vita.

Un altro tempio su cui vale la pena soffermarti è il tempio G, il secondo più grande dell’occidente greco, dopo il tempio di Zeus Olimpio di Agrigento. Avvicinandoti passo dopo passo rimarrai sorpreso dalla grandezza de lu fusu di la vecchia, una colonna alta più di 16 metri e con un diametro di circa 3 metri alla base. Rappresenterebbe, secondo la leggenda, lo strumento segreto con cui un’anziana filatrice del tempo riusciva a tessere armature e indumenti per tutta la popolazione. L’incontro con questa enorme colonna ti catapulterà immediatamente nella storia tra i giganti e ti darà una più chiara idea di quanto immenso era questo tempio.
Per concludere in bellezza la visita a questo sito archeologico, approfitta della vicina spiaggia sabbiosa di Marinella di Selinunte per un po’ di sano relax: dopo una giornata così, i tuoi occhi e la tua anima ringrazieranno! ☺️
3. Isola di Mothia: un sito fenicio da sogno
La piccola isola di Mothia rappresenta invece un’importante testimonianza del popolo fenicio che ancora oggi aleggia nel mistero. Infatti, molti dettagli sul popolo che l’abitava rimangono ancora sconosciuti. Passeggiare tra le rovine risalenti al IX secolo a.C., ma tuttora straordinariamente ben conservate, ti farà immergere in un mondo lontano, custodito su quest’isola a 5 minuti di battello dalla terraferma.
La visita di Mothia o Mozia, non solo è interessante per il contesto naturalistico in cui l’isola è inserita, ovvero quello della Laguna delle Stagnone circondato dalle saline di Marsala (che tra l’altro al tramonto diventa un luogo magico con i riflessi e i giochi di luce sulle vasche di sale), ma lo è anche per la presenza del Museo Whitaker che espone pezzi unici non solo del periodo fenicio, come ad esempio la statua marmorea del Giovane di Mothia. Ne ho parlato meglio qui, in questo articolo sui 6 musei da non perdere nella tua vacanza a Trapani 😉
4. Le Grotte Genovese a Levanzo: arte preistorica nel cuore delle rocce
In aliscafo dal porto di Trapani, puoi raggiungere velocemente l’isola di Levanzo, a cui ho dedicato un intero articolo, ecco il link 👉 Alla scoperta dell’isola di Levanzo: l’alternativa a Favignana che ti lascerà senza fiato.

Qui, tra le pareti di questo sito archeologico scoperto un po’ per caso nel 1949, troverai incisioni rupestri e pitture che risalgono al Paleolitico! Non a caso, ho inserito la visita alle Grotte del Genovese tra le 7 cose da non perdere a Levanzo. Parliamo difatti, di uno dei siti archeologici più importanti d’Italia che testimonia la storia più antica, con immagini di animali e scene quotidiane dipinte minuziosamente sulle pareti rocciose.
Per raggiungere il sito, puoi scegliere il percorso che fa per te: gli amanti del trekking e delle camminate possono incamminarsi lungo i sentieri circondati dalla profumata macchia mediterranea, mentre chi preferisce un’opzione più comoda può arrivare in barca partendo dal piccolo porto.
Diciamo che, una volta lì, ti sembrerà quasi di sfogliare le “vecchie foto di famiglia” dei primi abitanti dell’isola. 😃

5. La Valle dei Templi, un viaggio nel mito
Per concludere questo viaggio nel passato, non si può non menzionare la Valle dei Templi di Agrigento, uno dei luoghi storici più conosciuti al mondo e appartenente al Patrimonio UNESCO, a partire dal 1998.
Partendo da Trapani, potrai raggiungere questo incredibile sito archeologico in circa 2 ore e 40 di auto: c’è un po’ di strada da fare, ma fidati…ne vale ASSOLUTAMENTE la pena!
Se la distanza in auto ti spaventa, puoi sempre spezzare il viaggio facendo tappa in una delle spiagge di sabbia selvagge che incontrerai lungo il percorso, come quella di Menfi Porto Palo o la Riserva Naturale di Torre Salsa. In alternativa potresti anche concederti una breve visita alla vivace e affascinante cittadina sul mare di Mazara del Vallo.
Ti consiglio di prevedere un’intera giornata del tuo itinerario a questo sito, per assaporare a pieno la bellezza dei maestosi templi dorici che, baciati dalla luce dorata durante il tramonto, raggiungono il massimo del loro splendore.
Ricordati di pianificare bene la visita tramite le guide ufficiali sul sito della Valle dei Templi e di includere anche del tempo da dedicare alla splendida Scala dei Turchi, dove una parete rocciosa di sabbia bianchissima è stata modellata nel tempo dalla natura con il prezioso aiuto di vento e mare.

Se non vedi l’ora di iniziare questo viaggio straordinario dove l’unica parola d’ordine è “tuffarsi”, nel mare e nella storia, ti aspettiamo nelle nostre case vacanze Brezza d’Estate: la vera esperienza inizia da qui.❤️